Ogni volta che devo descrivermi guardo una mia foto di quando ero bambino. Un esercizio per tornare alla propria essenza e individuare un filo conduttore tra i sogni, le attitudini e le scelte compiute.
Sono nato a Verona nel 1969. Una delle mie prime passioni sono stati i mattoncini Lego, mi piaceva costruire.
Ecco, costruire lo faccio ancora oggi, quando a partire dagli elementi costitutivi di un brand, i suoi valori, il suo ruolo sociale, il senso per il quale esiste, lo aiuto a manifestare se stesso attraverso una narrazione autentica e coerente.
La mia seconda passione sono state le parole, un amore nato al liceo attraverso l’approfondimento delle materie umanistiche. I mattoni sono diventati, appunto, le parole, oggi diffusamente trascurate e in realtà così importanti nel mondo della comunicazione. Il purpose di un’azienda sono parole, così come anche i valori di un’imprenditore sono parole. Le tecnologie che usiamo ogni giorno si nutrono di parole.
Ho scelto di laurearmi in glottologia e l’ho fatto con una tesi sul linguaggio della pubblicità perché la mia terza passione era la comunicazione. Amore per le parole e la possibilità di giocare con questi mattoni come facevo con i Lego. Ecco come sono diventato copywriter.
Quindici anni da professionista della comunicazione fino al passo di diventare imprenditore. Nel 2018 ho fondato e costruito Clab Comunicazione, la mia agenzia. Un’azienda di marketing e pubblicità con una promessa chiara: think wider, stay closer. Alzare lo sguardo per comprendere gli scenari ed essere vicini al cliente per costruire e manifestare ogni giorno sui diversi canali e con differenti pubblici la sua identità, quella vera.
Un’agenzia che si fonda ancora una volta sull’atto del costruire: dove le parole, l’ascolto e il dialogo creano le condizione per comprendersi e comprendere.
Il concorso annovera anche quest’anno più di cinquecento diversi progetti di comunicazione divisi per quattro aree principali.
